L’evidente attinenza dell’immagine elettronica – quella analogica in particolare – ma per altri versi anche quella numerica – con l’eco simbolica dell’acqua nel nostro spirito e nei nostri sensi, e dunque con l’immagine dell’acqua come materializzazione stessa dello spirito vitale, come metafora della vita che scorre, si purifica e si rigenera oltre il tempo storico, dell’impalpabilità e della fluidità come richiami immediati e spesso inconsci alla trascendenza. È stata particolarmente accentuata dagli artisti che si sono misurati creativamente con le nuove tecnologie dell’immagine. Per la volontà – e per questo sono certamente più gli animi che partecipano della “femminilità” a farlo – di misurarsi in modi non superficiali e intensamente significativi sia con il paesaggio simbolico del presente che con la necessità della trascendenza, ha il dovere di non arrendersi al presente, verificando in ogni suo atto, quando è femminile. l’impossibilità di non essere apocalittica, dis-velatrice anche e anzitutto quando è “femminile”.
Marco Maria Gazzano