Audiovisioni
Digitali – Scicli #1

a cura di C.A.R.M.A.e Tecnica Mista
Scicli (IT)  2013
Opera:
Lungo il muro
Video, suono e colore/ Video, sound,color 5’33” 
Italia, 2011
A Scicli la videoarte dialoga con il tardo-barocco. E’ Audio Visioni Digitali/Scicli #1, la mostra internazionale di ricerche audiovisive.
L’esposizione propone un suggestivo itinerario tra suoni e visioni lungo la vie della città, mostrando le opere in gallerie d’arte, luoghi della cultura cittadina, ma anche in spazi che abitualmente non ospitano simili iniziative.
In Scicli, video art dialogues with the late Baroque. It is Audio Visioni Digitali / Scicli # 1, the international exhibition of audiovisual research.
The exhibition offers a suggestive itinerary between sounds and visions along the city streets, showing the works in art galleries, places of city culture,  but also spaces that usually do not host such initiatives.
Artisti:
Rebecca Agnes (Italia/Germania) Alessandro Amaducci (Italia) Adriana Amodei (Italia/Svizzera) Mikhail Basov (Russia) Nicola Bettale (Italia/Francia) Robert Cahen (Francia) Piero Chiariello (Italia) Jean Detheux (Canada) Elisabetta Di Sopra (Italia) Ida Gerosa (Italia) Guglielmo Emmolo (Italia) Jessica Fenlon (U.S.A.) Francesca Fini (Italia) Igor Imhoff (Italia) Salvatore Insana (Italia) Igor Krasik (Germania) Artem Ludyankov (Russia) Antonello Matarazzo (Italia) Ouestbrouq (Francia) Mikey Peterson (U.S.A.) Mario Raoli (Italia) Jean-Michel Rolland (Francia) Rebecca Ruige Xu (U.S.A.) José Manuel Silvestre (Spagna) Lino Strangis (Italia) Hideyuki Tanaka (Giappone)
Lungo il muro  è il racconto di un viaggio attraverso frammenti di immagini.
Dal presente in Terra di Palestina al passato degli israeliani in Europa.
Uno sguardo toccato dalla memoria della storia passata e da un presente che esce dai limiti  geografici per aprirsi ad una temporalità e spiritualità che non ha nè tempo nè religioni.
Along the wall  is the tale of a journey told through fragments of images.
From the present time in Palestine back to the israeli’s past in Europe. A gaze touched by either past history and a present that goes beyond geographic boundaries in order to open up towards a temporality and a spirituality with no time nor religions.